Terzo trimestre; cosa devi fare? Ecco un breve riassunto sui tipi di esami che ti verranno proposti dalla Regione Lombardia.

Durante le visite, il medico o l’ostetrica rispondono alle domande e chiariscono i dubbi, illustrano i risultati degli esami e l’assistenza che, sulla base di questi, viene proposta per gli ultimi mesi di gravidanza e per il parto. 
Inoltre: 
• viene controllata la pressione arteriosa e si verifica che il feto stia crescendo in modo adeguato attraverso una valutazione dell’aumento della dimensione dell’utero (distanza sinfisi-fondo uterino); 
• sono proposti alcuni esami. 
Attorno alla 34a settimana si pianificano i contatti con l’ospedale in cui avverrà il parto; le donne ricevono informazioni sull’assistenza dopo il parto, sugli esami che vengono proposti subito dopo la nascita, sull’allattamento al seno e la cura del neonato (vedi schede informative). 
A 32-34 settimane, si verifica che il feto sia nella giusta posizione per il parto cioè in presentazione cefalica ovvero a testa in giù: se è in presentazione podalica (non a testa in giù) il medico e l’ostetrica danno informazioni sulle possibilità per farlo girare (rivolgimento con manovre esterne).

I controlli proposti: 

  • ESAMI DEL SANGUE  

Test di Coombs indiretto: Raccomandato a tutte le donne nel corso della prima visita e nel 3° trimestre (28 settimane).  

Emocromo È l’unico esame valido per lo screening dell’anemia in gravidanza. È richiesto ad ogni trimestre.  

  • ESAMI PER MALATTIE INFETTIVE  

HIV: È proposto di routine nel 1° e nel 3° trimestre perché è dimostrata l’efficacia del trattamento con farmaci antivirali nelle gestanti sieropositive.  

Toxo-Test (Toxoplasmosi): Raccomandato nel 1° trimestre è da ripetere ogni 40 – 60 giorni in caso di sieronegatività. In questo caso verranno consigliati quei comportamenti utili per prevenire l’infezione.   

Test per la Sifilide: È raccomandato di routine nel 1° trimestre e da ripetere nel 3° trimestre. L’infezione materna può essere trattata con una specifica terapia antibiotica, valida anche per prevenire la trasmissione dalla madre al feto.  

Epatite B: È consigliato al 3° trimestre. In caso la madre risulti positiva, ci sono terapie efficaci per prevenire la trasmissione dell’infezione al bambino. 

  • ESAME DELLE URINE  

Utile per la diagnosi delle infezioni urinarie in gravidanza e per rilevare l’eventuale presenza di proteine nell’urina. È raccomandato a ogni trimestre.  

  • IMMUNOPROFILASSI AN-RH(D):  

Questa terapia viene offerta di routine a tutte le donne Rh negative a 28 settimane con test di Coombs negativo.  

  • TAMPONE VAGINALE:  

Serve per identificare una infezione da streptococco betaemolitico gruppo B: viene proposto a tutte le donne dopo le 36 settimane.

Alle donne che risultano positive al test, il medico proporrà un trattamento antibiotico durante il travaglio di parto.  

  • CONTROLLO DEL PESO:  

È indicatore di una corretta alimentazione e stile di vita.  

  • CONTROLLO DELLA PRESSIONE:  

Esame indispensabile per diagnosticare una ipertensione indotta dalla gravidanza: è effettuato di routine ad ogni controllo.